Dal 5 aprile all’8 giugno, le opere di sette artisti reinterpretano il mondo animale in un'esposizione tra arte contemporanea e collezioni naturalistiche
Il Museo Civico di Scienze Naturali Malmerendi di Faenza ospita, dal 5 aprile all’8 giugno 2025, la mostra Animali Paralleli, un progetto espositivo che esplora il rapporto tra natura e cultura attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea. Sette artisti si confrontano con gli animali conservati nelle collezioni del museo, creando opere che ne reinventano le forme e i significati, dando vita a un affascinante dialogo tra scienza e creatività.
Un confronto tra arte e natura
L’idea alla base della mostra è quella di mettere in relazione animali reali, resi oggetti museali, con opere d’arte che ne reinterpretano le forme, per riflettere sull’eterna tensione tra mondo naturale e cultura umana.
“Il ‘parallelismo’ indicato nel titolo della mostra-spiegano gli organizzatori- riassume il confronto che sta alla base di questo progetto: animali reali resi oggetti museali e opere che reinventano le diverse forme animali destinate a contesti espositivi affini.
Animali divenuti immagini e immagini ideate a partire dalle forme animali si incontrano e si scontrano per tematizzare l’eterno conflitto tra natura e cultura, ancora alla ricerca di un possibile equilibrio. Un conflitto che l’arte di per sé non può risolvere, ma può contribuire a segnalare, invitandoci a riflettervi ancora”.
Gli artisti e le loro opere
A prendere parte a questo dialogo visivo e concettuale sono Alessandra Bonoli, Carmine Calvanese, Sergio Monari, Gianni Pedullà, Maximo Pellegrinetti, Leonardo Santoli e Irene Zangheri, artisti con formazioni e linguaggi differenti, accomunati dalla volontà di reinterpretare la realtà naturale attraverso l’arte. Le loro opere, realizzate con tecniche e materiali diversi, creano un ponte tra passato e presente, tra scienza e immaginazione.
Un’esperienza multisensoriale
A completare il percorso espositivo, un’installazione musicale firmata dalla compositrice Daria Baiocchi, che arricchisce l’esperienza del visitatore con sonorità capaci di evocare il mondo animale e la sua profonda connessione con l’essere umano.
La mostra è accompagnata da un catalogo con i testi critici di Pasquale Fameli, Maria Mancini e Pierluca Nardoni, che offrono ulteriori spunti di riflessione sul tema.
Orari e informazioni pratiche
L’esposizione sarà visitabile dal 5 aprile all’8 giugno 2025 nei seguenti orari:
- Martedì e giovedì: 9.30-12.00 e 15.00-18.00
- Sabato e domenica: 15.00-18.00 (previa prenotazione entro il giovedì precedente scrivendo a info@museoscienzefaenza.it)
La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di Faenza, della Regione Emilia-Romagna e del Gruppo Speleologico Faentino, a testimonianza del forte legame tra arte, scienza e territorio.
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